Inno di contrada

Bianco e azzurro nel mio cuore
fin da quando ero bambino
Son cresciuto con l’orgoglio
ed è questo il mio destino

Guardo sempre al mio passato
con gloriosa ammirazione
Fate largo ai color

Ammiratene il baglior!
I color del gonfalone
sono un simbolo d’onore

Sta nel centro il corvo nero
che portiam sempre nel cuore

Con fierezza e con ardore
affrontiamo anche il dolore

Fate largo ai color
Ammiratene il baglior!

Cavalieri e priori
tutto il popolo sovrano

È solenne la promessa
fedeltà al Capitano

Valoroso condottiero
con un unico pensiero

Fate largo ai color
Ammiratene il baglior

Suona Campanina

Tanto tu non mi dai niente
Non mi lavi e non mi stiri
Sotto al ponte dei sospiri
Ti ci ho visto a fare l’amor.
Tutti i baci che m’ hai dato li ho gettati in una vasca
Ti vo qui ti vo là ti vo in tasca,
L’ho trovata più bella di te.
Più carina, più elegante, più sincera nell’amore
lo le ho dato anche il mio cuore
Finché vivo lo voglio amar.
Finché vivo, finché campo, finché dura la mia vita
lo mi vesto da eremita
E al convento io me ne vo.

Me ne vado al convento a suonare la campana
A suonarla per chi s’ama
E al convento si viene a sposar
suona suona campanina
Suona e mai non ti fermare
Questo maggio è da purgare tutta quanta la città
Suona suona campanina
Che per me non suoni mai
Questo maggio suonerai
Suonerai soltanto per me

E qui comando io

Quelle stradelle che tu mi fai far,
cara Rosina, cara Rosina;
quelle stradelle che tu mi fai far,
cara Rosina le devi pagar.

E questa è casa mia, e qui comando io
Ogni dì voglion sapere
Ogni dì voglion sapere
E questa è casa mia, e qui comando io
Ogni dì voglion sapere
Chi viene e chi va

Quando la luna la cambia color
Vieni che è l’ora, vieni che è l’ora
Quando la luna la cambia color
Vieni che è l’ora di fare l’amor

E questa è casa mia, e qui comando io
Ogni dì voglion sapere
Ogni dì voglion sapere
E questa è casa mia, e qui comando io
Ogni dì voglion sapere
Chi viene e chi va